San Giuliano Terme è un comune italiano di 30 864 abitanti della provincia di Pisa in Toscana.
Il territorio comunale presenta un'escursione altimetrica complessiva di 830 m s.l.m., di cui il minimo è di 1 metro sul livello del mare. Infatti l'intero territorio presenta sia zone montane che balneari, anche se l'unico accesso al mare è interno al Parco naturale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, quindi totalmente priva di attrezzature per i bagnanti e interdetta alla maggior parte delle persone (se non in presenza di una guida forestale).
San Giuliano Terme nasce a sud dei Monti Pisani a circa 7 km da Pisa e si estende tra i fiumi Arno a est e Serchio ad ovest. È sede di un importante stabilimento termale e di una delle poche acque che sgorgano oligominerali dalla sorgente. La fonte è anche uno dei principali bacini idrici nelle vicinanze della città .
Tra i principali corsi d'acqua del territorio comunale vi sono il Serchio, il Fiume Morto ed il fosso del Mulino, conosciuto anticamente con il nome di Fosso di Ripafratta e oggi più comunemente come Fosso Demaniale.
Il toponimo attuale è stato ufficializzato nel 1935 in onore del santo San Giuliano, a cui era dedicata una chiesa sul passo per Lucca. La specificazione "Terme" invece è attribuita agli stabilimenti termali presenti. I toponimi precedenti erano Bagni di Pisa e successivamente Bagni di San Giuliano.
Le prime testimonianze di presenza umana si hanno sia nel neolitico che nell'eneolitico, ma è solo con l'avvento del dominio romano che la cittadina termale viene colonizzata. La prima notizia certa della conoscenza romana delle fonti termali è ad opera di Plinio il Vecchio sotto il nome di aquae pisanae. La presenza romana è inoltre testimoniata dai resti dell'antico acquedotto romano di Caldaccoli sito nell'omonima località (derivato dal latino calidae aquae) e dalla Conserva di Corliano con le sue piscine limarie e la sua fistula acquaria in terracotta ancora oggi funzionante, costruita probabilmente da Lucius Venuleius Montanus, patrono della Colonia Pisana, console di Attidium (città romana nei pressi di Fabriano), che nel 92 d.C. costruì, oltre al sopracitato acquedotto, le terme di Pisa.
Il luogo dove adesso sorge il centro storico era l'inizio del passo che collegava Pisa e Lucca nonché il confine tra i due territori. In particolare San Giuliano Terme e Ripafratta costituivano le principali vedette della Repubblica Pisana, essendo situate ai margini più settentrionali della potenza militare pisana. Testimonianza dell'importanza delle via alpestre per Lucca è la presenza attestata da un atto di donazione del 772 di una chiesa dedicata al "Beato San Giuliano" situata sul Monte Pisano. Altre testimonianze di questa chiesa, ad oggi scomparsa, si hanno in alcuni documenti vescovili come un altro atto di donazione nell'812 da parte di Rachiprando, rettore e prete della chiesa di San Giovanni a Lucca. Nei pressi della chiesa fu anche edificato un ospedale per i pellegrini noto con "Spedale di San Giuliano del Monte" (di cui sono rimasti pochi resti), importante non solo per le prestanze mediche ma anche per tutta una serie di servizi ai viandanti, che fecero decidere al Comune di Lucca di ristrutturare l'ospedale nel 1377, giudicato in rovina. Il valico del Monte Pisano perse importanza in seguito alla generale tranquillità dei confini, così che fu scelto come itinerario più sicuro e agevole Ripafratta.
Con la prosperità della Repubblica Pisana dal X secolo, San Giuliano Terme assunse un'importanza strategica nella edificazione di molte delle opere di quel periodo utilizzanti i marmi delle cave di San Giuliano Terme di proprietà della famiglia Gualandi. Pertanto per agevolare il trasporto dei materiali edilizi da San Giuliano in occasione della costruzione delle mura di Pisa, fu scavato un canale (la parte attuale del Fosso del Mulino che collega San Giuliano Terme a Pisa) e inondato dalle acque dell'Ozzeri che consentisse il trasporto fluviale dei marmi estratti.
Intanto risale al 1112 il primo restauro delle terme realizzato ad opera della contessa Matilde di Canossa. Fu proprio in questi anni che Pisa fece fortificare San Giuliano con delle mura (già presenti del 1301) più resistenti nel 1312 come testimonia un'iscrizione in una lapide di marmo, attualmente custodita negli stabilimenti termali. Insieme a questa ristrutturazione militare ve ne fu una più prettamente civile agli stabilimenti termali nello stesso anno dal conte Federico I da Montefeltro e citate da Ugolino da Montecatini nel 1370. In quegli stessi anni nel 1329 Castruccio Castracani, condottiero lucchese, fece costruire una torre di avvistamento sul Monte Pisano, distrutta nel 1397 dagli stessi costruttori in quanto diveniva un pericoloso avamposto ogni volta che veniva conquistata dai pisani.
Nel 1406 con la conquista fiorentina di Pisa le Terme furono gravemente danneggiate e in tutto il territorio iniziò un lungo pe