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La provincia del Verbano-Cusio-Ossola, sigla VB, abbreviata in VCO e conosciuta anche come provincia azzurra, è una provincia italiana del Piemonte di 153 564 abitanti, costituita nel 1992 scorporando 77 comuni dalla provincia di Novara. Il numero dei comuni si è poi ridotto a 74 per la fusione di Seppiana e Viganella nel comune di Borgomezzavalle nel 2016, e per la fusione di Cavaglio-Spoccia, Cursolo-Orasso e Falmenta nel comune di Valle Cannobina nel 2019. Il capoluogo provinciale è la città di Verbania; per questo è a volte impropriamente chiamata provincia di Verbania. Alcuni uffici della Provincia sono situati a Domodossola.

Situata nella parte settentrionale della regione, confina a nord-est e a nord-ovest con la Svizzera (rispettivamente con Canton Ticino e Canton Vallese), ad est con la Lombardia (provincia di Varese, esclusivamente tramite il lago Maggiore), a sud con la provincia di Novara e a sud-ovest con quella di Vercelli. Il territorio della provincia rappresenta l'area nordoccidentale dell'Insubria e l'ente provinciale è membro della comunità della Regio Insubrica.

Insieme con la provincia del Sud Sardegna, è oggi l'unica provincia italiana nel cui nome non compare per intero il nome della città capoluogo. Assieme a quelle di Sondrio e Belluno, è anche una delle tre province ordinarie interamente montane.

Geografia fisica

La provincia aggrega quattro territori geograficamente distinti: l'Ossola (interamente), il Verbano (porzione occidentale), il Cusio (porzione settentrionale) e il Vergante (porzione settentrionale); tuttavia i primi tre territori citati sono quelli principali e costituenti la triplicità del nome provinciale. Demograficamente il territorio più popoloso è l'Ossola (65 000 abitanti), seguito dal Verbano (47 000), Cusio (30 000) e Vergante (12 000).

Geografia politica

I centri abitati più importanti sono Verbania, Omegna e Domodossola, rispettivamente nel Verbano, nel Cusio e nell'Ossola; altri centri importanti sono Gravellona Toce (baricentro provinciale), Villadossola, Cannobio e Stresa.

Territorio

Il territorio della provincia è quasi interamente collinare e montuoso, le uniche zone relativamente pianeggianti sono il fondo valle ossolano lungo il corso del fiume Toce, da Crevoladossola alla foce nel Lago Maggiore, e la piana di Intra. L'altitudine varia dai 193 m s.l.m. del lago Maggiore ai 4634 m s.l.m. del Monte Rosa.

Le sezioni alpine che interessano la provincia sono le Alpi Pennine (in particolare le Alpi del Monte Rosa, Contrafforti valsesiani del Monte Rosa e le Alpi Cusiane) e le Alpi Lepontine (in particolare le Alpi del Monte Leone e del San Gottardo e le Alpi Ticinesi e del Verbano).

Valli

Il territorio del Verbano-Cusio-Ossola è ricco di numerose valli, sia principali, sia secondarie; fra quelle principali ricordiamo la Val d'Ossola, Val Vigezzo, Valle Antrona, Valle Anzasca, Val Bognanco, Val Divedro, Valle Antigorio-Formazza, Val Corcera, Valle Strona, Valle Cannobina e la Val Grande.

Idrografia e clima

La provincia comprende buona parte della sponda piemontese del Lago Maggiore (o Verbano) da Belgirate al confine svizzero, oltre al piccolo Lago di Mergozzo e la porzione settentrionale del lago d'Orta (o Cusio).

Il corso d'acqua più importante è il fiume Toce, immissario del Lago Maggiore e principale tributario del Ticino. Il Toce scorre lungo l'intera Val d'Ossola, da nord a sud, raccogliendo la acque dei torrenti che scendono dalle valli laterali. L'intera provincia appartiene al bacino idrografico del Ticino in quanto tutte le acque, direttamente o indirettamente, confluiscono nel Lago Maggiore. Il clima varia molto a seconda della zona considerata: sulle vette più alte (oltre i 3 000 metri) troviamo un clima nivale con temperature sotto lo zero per gran parte dell'anno, sui rilievi e nelle valli secondarie il clima è alpino con inverni lunghi freddi e molto nevosi, ed estati brevi e fresche.

Nelle aree pianeggianti dell'Ossola, fino in prossimità del Lago Maggiore, il clima è prealpino, con inverni freddi e moderatamente nevosi ed estati calde (anche se in misura minore rispetto a molte zone della Pianura Padana). Sulle rive del lago Maggiore predomina un clima temperato con inverni freddi, ma più miti rispetto alle zone interne, ed estati calde, ma anch'esse mitigate dalla presenza dell'ampio bacino lacustre. In estate la zona è interamente interessata da forti temporali, mentre in inverno le nevicate sono molto abbondanti sui rilievi alpini e nelle valli, accumuli più modesti, anche se talvolta abbondanti interessano le zone pianeggianti dell'Ossola e le rive del Lago Maggiore. Le precipitazioni sono molto abbondanti, specialmente in autunno e primavera, e ciò fa del Verbano-Cusio-Ossola una delle zone più piovose d'Italia.

Storia

Le vicende della provincia del Verbano-Cusio-Ossola sono strettamente collegate al territorio novarese, da cui dipendeva fino al 1992, anno della creazione della provincia.

Già dal II secolo a.C. era attivo sul Passo del Sempione un sentiero romano che conduceva alla Civitas Vallensium, ossia al Canton Vallese. Raggiunto dal Cristianesimo tra i secoli IV e V, dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, il territorio fu occupato prima dagli Ostrogoti e poi dai Longobardi, inframezzati dalla riconquista romana dell'Italia. Nel 774 Carlo Magno conquistò il regno longobardo e nel 776, dopo la rivolta del duca del Friuli Rotgaudo, lo suddivise in comitati. In ogni caso, nel territorio dell'attuale provincia il potere vescovile rimase marcato e relativamente regolare attraverso i secoli, ed esteso fino ai lembi estremi della Val d'Ossola (Val Formazza e Val Divedro). Nel 1291 il conte di Castello vendette Sempione e Gondo al vescovo di Sìon Boniface de Challant. Successivamente, intorno al XV secolo, i contrasti interni al capoluogo Novara portarono l'intero territorio a scivolare in possesso della famiglia Visconti di Milano e successivamente in mano agli Sforza.

A questo punto avvenne il dominio spagnolo, che durò alcuni secoli, finché all'inizio del XVIII secolo, il territorio venne conquistato dai Savoia con Vittorio Amedeo II (trattato di Utrecht), e tali rimasero durante la dominazione napoleonica, fino all'unificazione del Regno d'Italia. Con il Decreto Rattazzi, rispetto alla Provincia di Novara, all'attuale VCO spettano il Circondario di Domodossola e la parte settentrionale di quello di Pallanza.

Nel 1929 il comune di