aio 1759, secondo alcuni documenti, Bareggio dovette cedere a Sedriano 784 pertiche di terre situate in località Roveda e contese dalle due comunità per tanti secoli. Nel giugno 1771 il Tribunale Supremo del Reale Consiglio di Milano decise che quelle stesse terre venissero tolte dal catasto di Sedriano e iscritte di nuovo in quello di Bareggio. Nel 1786 il comune di Sedriano fu inserito nella provincia di Pavia. In data 24 aprile 1814 leggiamo un'interessante lettera del sindaco, signor Spreafico, al signor Conte Podestà della Capitale Milano in cui si parla delle devastazioni compiute dalle truppe francesi nel territorio comunale. Nel 1859 rimase coinvolto nella battaglia di Magenta, accogliendo la ritirata delle truppe austriache verso Milano. Con l'unità d'Italia il comune di Sedriano passò dalla provincia di Pavia a quella di Milano.
La modernità fece la sua irruzione tra il 1879 e il 1880, quando giunse da Milano la linea tranviaria diretta a Castano Primo e a Magenta con il suo caratteristico tram a vapore battezzato Gamba de legn. Nel gennaio 1898 tra le carte dell'Ufficio Registri per la Conservazione dei Monumenti in Lombardia vi è una richiesta di ampliamento della chiesa parrocchiale. La Prefettura concesse il nulla osta.
Nel 1915 venne inaugurato l'asilo. Nei tre anni della guerra muoiono 75 sedrianesi e cinque sono decorati al valor militare. Nel 1923 si inaugura la sede dell'Associazione ex combattenti e la lapide dei caduti collocata presso l'edificio comunale. Viene fabbricata in questo periodo la grande e bella filanda Rusconi (stabilimento Cincinnati), che con altre aziende avrà il merito di dare lavoro a molti sedrianesi, sottraendoli al pendolarismo con Milano. Dopo il 1945 il paese si trasformò rapidamente, sopprimendo il 31 agosto 1957 il vecchio tram a vapore.
La descrizione araldica dello stemma è la seguente:
Lo stemma del Comune di Sedriano, concesso con regio decreto del 19 gennaio 1939, si rifà probabilmente ad alcune figure araldiche contenute negli stemmi di due famiglie: quello della famiglia Raja, subentrata nel 1916 alla famiglia Borromeo proprietaria del palazzo omonimo, e quello della famiglia Prandoni, antica proprietaria dell'edificio occupato sin dal 1883 dall'amministrazione comunale di Sedriano. Dallo stemma della famiglia Raja sono stati ricavati il colore azzurro del fondo del campo e la figura del sole (nello stemma della famiglia il sole era limitato a un solo raggio). Dallo stemma della famiglia Prandoni, invece, è stata ricavata (peraltro con un differente colore) la figura del leone. Un tempo era presente il Capo del Littorio (decaduto ope legis) che ricordava la concessione dello stemma comunale avvenuta durante il periodo fascista.
La descrizione araldica del gonfalone, concesso con D.P.R. del 26 aprile 1964, è la seguente:
La descrizione araldica della bandiera è la seguente:
La chiesa parrocchiale di San Remigio di Sedriano ha origini piuttosto antiche anche se a oggi rimane incerta la data precisa della sua fondazione, comunque ascrivibile al Medioevo (IX-X secolo). Il culto di san Remigio di Reims, infatti, a differenza di molti altri santi a cui sono dedicate chiese della zona, proviene dalla cultura francese (san Remigio aveva infatti battezzato re Clodoveo) e quindi sembrerebbe che la chiesa originale fosse ascrivibile addirittura al periodo carolingio. Quello che è certo è che il culto di san Remigio era strettamente legato in antichità ai viandanti e ai pellegrini e questo spiegherebbe probabilmente la posizione decentrata della struttura rispetto al centro abitato, posta invece nei pressi dell'ex SS11 che sin da epoche romane era strada consolare per Milano. La chiesa rimase con tutta probabilità dunque un semplice rifugio di pellegrini e forse attorno alla primitiva struttura sorse addirittura un ospizio per l'accoglienza dei viandanti (sul modello del vicino ospedale medievale della Roveda), ma l'agglomerato urbano divenne tale che nel XIII secolo venne deciso di istituire la parrocchia.
La struttura attualmente visibile, invece, è stata costruita dopo la demolizione della precedente chiesa, eretta nel Seicento, la quale si trovava proprio in prossimità della SS11 e non disponeva di un sagrato particolarmente ampio. Dopo l'ingrandimento del paese, quindi, si decise di abbattere l'antica struttura giudicata ormai insufficiente per il numero di parrocchiani locali e di ricostruire l'attuale chiesa nel luogo della precedente, con la posa della prima pietra il 7 ottobre 1962, venendo poi ufficialmente consacrata il 16 maggio 1969 dall'arcivescovo di Milano, il cardinale Giovanni Colombo.
L'edificio oggi visibile, si presenta in forme moderne come da progetto dell'architetto don Enrico Villa, con dimensioni 55 x 23 metri e una struttura a capanna in facciata decorata con pietre grezze a piastrelle a vista; l'elemento più caratteristico è indubbiamente il campanile, stondato, visibile in prospettiva anche dal vicino paese di Vittuone. L'interno, realizzato in cemento armato e muratura, ha l'abside rivestita di un mosaico rappresentante il Cristo risorto, opera dell'artista bergamasco Trento Longaretti. Presso l'ingresso si trova il battistero con un mosaico ideato dal progettista della chiesa ed eseguito dalla pittrice Amalia Panigati.
L'oratorio di San Bernardino è una costruzione tra le più antiche di Sedriano: risale al Quattrocento e probabilmente al periodo immediatamente precedente al 1450, l'anno di canonizzazione del frate predicatore senese, e quindi, anno in cui l'edif