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Novate Milanese (, Novaa AFI: [nu'a:] in dialetto milanese) è un comune italiano di 20 331 abitanti della città metropolitana di Milano in Lombardia.

Il comune, la cui prima risultanza storica risale all'877, ha a lungo assunto la qualificazione di piccola località rurale inserita nel contesto agricolo della periferia milanese, facendo parte dapprima del contado della Martesana, poi del contado di Milano e del feudo di Desio, costituendo in seguito un feudo autonomo insieme a Roserio, fino a confluire nella Repubblica Cisalpina.

Legato ad un trascorso agricolo, nel corso del Novecento il comune affronta un profondo sviluppo urbanistico ed economico, con l'espansione dell'abitato oltre i confini del centro storico e con l'avvento di nuove realtà economiche industriali e commerciali, registrando al contempo un rapido incremento demografico, anche dovuto ai fenomeni migratori interni all'Italia nel secondo dopoguerra, consolidandosi come realtà cittadina dell'area metropolitana milanese. Il comune è stato insignito del titolo di città dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel gennaio 2004.

Geografia fisica

Territorio

Il territorio novatese è interamente pianeggiante, con un'altitudine di 146,76 m s.l.m., con un dislivello massimo di 10 metri, dato da un'altitudine minima di 140 m s.l.m. nella porzione meridionale della città e un'altitudine massima di 150 m s.l.m. nella porzione settentrionale.

Sul territorio di Novate Milanese e, in parte, di Cormano è presente il parco sovracomunale della Balossa, istituito nel 2006: una vasta area agricola pianeggiante che conta un'estensione di circa 150 ha.

Il parco è limitato a nord dal tracciato dell'autostrada A52, che ricalca quello della precedente strada provinciale 46 Rho-Monza, a sud è delimitato parzialmente dal tracciato dell'autostrada A4 e parzialmente dai fabbricati industriali siti tra i comuni di Novate Milanese e Cormano, a ovest dai fabbricati urbani di Novate Milanese e a est dalla strada provinciale 44, la quale lo separa dai fabbricati siti nel comune di Cormano. Dal dicembre 2015, il parco è formalmente accorpato al parco Nord Milano.

Geologia

La geologia generale del territorio comunale di Novate Milanese è caratterizzata da una facies superficiale di depositi fluvio-glaciali quaternari, riferibili al tardo rissiano-würmiano, che vanno a costituire i litotipi principali della pianura dove sorge il comune.

L'individuazione delle tipologie rocciose che compongono il suolo novatese è resa tuttavia particolarmente difficoltosa dalla ampia urbanizzazione che il territorio ha subito, specialmente a partire dal Novecento, comportando un sostanziale mutamento da ambito prevalentemente agricolo ad ambito densamente urbanizzato.

In particolare, la litologia del territorio comunale è rappresentata da ghiaie ben gradate con intercalazioni sabbiose. Nel complesso, inoltre, la geologia territoriale del comune non ha presentato particolari fenomeni geodinamici e non versa in condizioni di criticità.

Per quanto concerne l'aspetto geomorfologico, la conformazione del territorio è stata determinata e ha risentito dei processi di origine fluvio-glaciale che ne hanno modellato l'aspetto, originando depositi alluvionali suborizzontali, con debole immersione da nord verso sud (inferiore al 4‰) e con relative formazioni di terrazzi alluvionali quaternari.

Il progressivo insediamento antropico ha modificato in maniera significativa i terreni superficiali, specialmente determinando un'estesa distribuzione di terreni impermeabilizzati.

In generale, i litotipi ghiaiosi-sabbiosi dei comuni della città metropolitana di Milano passano a granulometrie più fini andando da nord verso sud. In tali terreni si registra la presenza di falde libere, intercalate a litotipi argillosi e, talora, litotipi permeabili.

I suoli moderatamente profondi, su substrati ghiaiosi, appaiono caratterizzati da scheletro scarso, tessitura media, reazione subacida o neutra, saturazione medio-alta, drenaggio medio-buono e il materiale ciottoloso non appare calcareo. Si distinguono poi suoli molto profondi su substrato ghiaioso-ciottoloso calcareo, caratterizzati da scheletro frequente in superficie e abbondante in profondità, tessitura media, maggiormente grossolana con l'aumentare della profondità e drenaggio buono.

Per quanto concerne il profilo pedologico, si distinguono la porzione centro-occidentale del territorio novatese che appartiene all'ambito della media pianura idromorfa e la porzione nord-orientale che si classifica invece come alta pianura.

Idrografia

Dal punto di vista idrografico, il reticolo idrico principale del territorio novatese vede la presenza di due torrenti di origine naturale: la Garbogera e il Pudiga (anche nelle varianti Pudega o Pudica); ad essi si aggiunge un reticolo, detto secondario, composto dai fontanili e da canali artificiali.

Il torrente Garbogera si origina a Birago, frazione di Lentate sul Seveso, e attraversa il comune di Novate Milanese giungendo da Bollate, in posizione nord occidentale, raggiungendo Milano, in posizione sud orientale, scorrendo per buona parte in tombinatura sotterranea.

Il torrente Pudiga nasce nel Parco delle Groane e scorre da nord-ovest a sud-est, attraversando Novate Milanese per un breve tratto nella porzione sud occidentale del comune, nell'area a confine con Milano, coincidendo per un tratto esattamente con il limite amministrativo dei due comuni. Il torrente prosegue poi in territorio milanese per alcune centinaia di metri, per essere a quel punto tombinato fino a confluire nel tratto dell'Olona di viale Serra.

In aggiunta ai torrenti che compongono il reticolo idrico principale, è presente una rete di canali di derivazione del Villoresi, di costruzione artificiale, con massiccia presenza nell'area sud orientale del comune, nonché parzialmente presso il parco della Balossa. Sempre nell'area della Balossa sono presenti alcuni antichi fontanili, in parte abbandonati.

Clima

L'estrema vicinanza con il capoluogo metropolitano rende il clima novatese in buona sostanza assimilabile al clima di Milano, con riferimento ai dati registrati dalla stazione meteorologica di Milano Linate. Con la vicina Milano, Novate Milanese ha condiviso anche eventi meteorologici di portata eccezionale comuni all'area del milanese, come la nevicata del 1985.

Dal punto di vista degli eventi climatici, Novate Milanese è inserita dalla regione nella zona omogenea idro-meteo IM-09 (area denominata "Nodo idraulico di Milano" e comprendente la fascia pedemontana occidentale e l'area metropolitana milanese ove si articola il reticolo dell'Olona, del Seveso e del Lambro), nella zona omogenea neve NV-11 (corrispondente alla pianura milanese) e nella zona omogenea incendi boschivi IB-14 (comprendente i parchi regionali Valle del Ticino, Agricolo Sud Milano, Nord Milano e Adda Nord).

Comunemente agli altri comuni della città metropolitana di Milano, Novate Milanese non è soggetta al rischio di valanghe.

Novate Milanese, al pari degli altri comuni toccati dal Parco Nord Milano, è interessata nel periodo tra dicembre e maggio da episodi di Föhn, vento secco e caldo proveniente dai rilievi alpini, che raggiunge il suo apice d'intensità nel mese di marzo.

La massiccia presenza di rilievi montuosi che attorniano Novate e, più generalmente, tutto il milanese, fanno sì che l'atmosfera abbia una scarsa capacità dispersiva, comportando l'accumulo degli inquinanti atmosferici. Tale caratteristica orografia favorisce inoltre l'insorgere di perturbazioni di origine atlantica.

Con riferimento ai dati ufficiali del trentennio 1971-2000, i picchi di temperatura si sono registrati nel massimo a 37,2 °C (1983) e −14,4 °C (1985) nel minimo. Il mese più caldo è risultato essere quello di luglio, mentre il più freddo quello di gennaio. Il clima è nel complesso caratterizzato da inverni rigidi ed estati calde.

Nel trentennio preso in esame, l'umidità relativa è rimasta compresa tra minimi del 70% e massimi dell'84%, con valori più elevati nelle stagioni autunnale e invernale. I giorni medi di pioggia sono risultati essere 82 l'anno, con precipitazioni quantificate complessivamente in 920 millimetri di pioggia, concentrate prevalentemente in primavera e autunno.

Origini del nome

Il toponimo "Novate", secondo alcuni, trarrebbe origine dal latino novatum, equivalente dell'odierno novale termine usato per definire un campo rimesso a coltura dopo un periodo di riposo; secondo altri, invece, il nome deriverebbe dall'antico cognomen romano Novus. Sebbene entrambe le teorie abbiano un fondamento storico, con gli studi più recenti si ritiene maggiormente plausibile la prima teoria, anche in considerazione della lunga destinazione rurale delle terre novatesi.

La specificazione "milanese" è stata introdotta per regio decreto nel 1862, al fine di evitare fraintendimenti con le omonime località lombarde di Novate Mezzola e di Novate Brianza, frazione di Merate.

Storia

Medioevo

Il primo documento che attesta l'esistenza di Novate Milanese risale al 17 marzo 877, giorno in cui si registrò a Trenno un atto notarile relativo all'acquisizione di alcuni terreni – tra i quali figurava una casa e una vigna a Novate – da parte della Basilica di Sant'Ambrogio di Milano, come frutto di un lascito testamentario. Nel Medioevo, Novate fece parte della pieve di Bollate e del contado della Martesana, una vasta circoscrizione agricola intorno a Milano, per quanto dl un punto di vista politico e sociale la città risentì molto anche delle vicende di Milano.

Nel X e XI secolo, Novate poteva essere definita "vicus", ossia un borgo agricolo periferico: in questi anni, da un atto datato 1042 si è attestata l'esistenza di una chiesa dedicata a San Protaso, che divenne nei secoli seguenti la chiesa parrocchiale principale della città. Nel 1385, Novate fu scorporata dal contado della Martesana e aggregata al contado di Milano, seguendone da quel momento più intimamente le vicende politiche, incluso l'avvento della signoria sforzesca nel 1450 con Francesco Sforza. In questo periodo storico si affermarono nel milanese alcune personalità della famiglia da Novate, tra i quali Bertola da Novate, ingegnere ducale che contribuì alla realizzazione di opere pubbliche sia per il governo visconteo, sia per quello sforzesco, tra cui il naviglio della Martesana.

Nel 1461, fu fondata a Novate Milanese la Confraternita della Natività della Vergine Maria, che gestì diversi beni e terreni nella città fino al XVIII secolo, influendo significativamente sulla storia religiosa della città.

Nel 1476, Novate venne inclusa nel feudo di Desio, attribuito da Galeazzo Maria Sforza alla sua cortigiana e amante Lucia Marliani: tal evento segnò un punto di parziale allontanamento della storia di Novate dalle vicende politiche di Milano, venendosi a legare maggiormente con le vicende del feudo desiano. Nel 1482, alla morte di Lucia Marliani, il feudo passò ai suoi figli Galeazzo e Ottaviano Maria Sforza.

Età moderna

Tra il 1500 e il 1520, il feudo di Desio passò a fasi alterne sotto il controllo degli Sforza e dei francesi, fino ad essere assegnato nel 1520 a Ottaviano Ro. Successivamente,