miseria, anche i bombardamenti. Dopo l'armistizio del 1943 a Corsico il Movimento di liberazione era già organizzato nella 113ª brigata Garibaldi, nelle formazioni Matteotti e Giustizia e Libertà . L'insurrezione popolare del 25 aprile 1945 pose fine all'occupazione tedesca e Corsico fu in festa quando il 29 aprile le forze alleate entrarono nel Milanese.
L'amministrazione che si insediò alla fine della guerra derivò direttamente dai rappresentanti del Comitato di Liberazione Nazionale. Corsico si mobilitò per la ricostruzione. Nelle elezioni del 1946 vinsero i comunisti e i socialisti col 71,5% dei voti. Il 2 giugno 1946 Corsico espresse il suo “sì†alla Repubblica col 73,8% dei voti. Con gli anni cinquanta iniziò la migrazione verso il nord dei cittadini del Meridione.
Tra la seconda metà degli anni sessanta e i primi anni settanta, facilitati dall'inaugurazione nel 1961 della strada statale Nuova Vigevanese, sorsero i quartieri Lavagna e Giorgella. I nuovi quartieri presero il nome dalle cascine presenti in quel territorio sin dal 1700.
I nuovi quartieri edificati furono realizzati con la tipologia costruttiva della prefabbricazione e dal punto di vista della dimensione demografica si equivalgono. A oggi Corsico è una città di medie dimensioni e di notevole importanza per l'industria e il commercio, collegata a Milano da una fitta rete viaria e ferroviaria.
Da uno studio realizzato nel 2006 dalla Provincia di Milano, Corsico risulta il comune più urbanizzato del Milanese (87% contro una media del 44,6%).
Fin dagli ultimi decenni del XX secolo Corsico è inoltre divenuta nota a livello nazionale in quanto considerata (insieme alle vicine Buccinasco, Cesano Boscone, Trezzano sul Naviglio e Gaggiano) uno dei territori del nord Italia a più elevata infiltrazione della criminalità organizzata, segnatamente delle 'ndrina calabresi Papalia (alleata dei Barbaro), Sergi e Trimboli, tutte originarie del comune di Platì (RC). Tali gruppi si dedicano principalmente ad attività di traffico di droga (cocaina ed eroina) e alla gestione di appalti e subappalti nel campo dell'edilizia. Negli anni ottanta si resero anche protagonisti di estorsioni e sequestri di persona. Negli anni novanta l'operazione di polizia denominata Nord-Sud condusse all'arresto dei fratelli Rocco, Antonio e Domenico Papalia, leader della relativa 'ndrina familiare.
A questo riguardo, la Relazione sul secondo semestre 2018 di attività della DIA (Direzione Investigativa Antimafia) cita espressamente Corsico come sede di una Locale ('ndrangheta) di 'ndrangheta
Una matrice mafiosa è anche riconducibile all'omicidio del fruttivendolo Pietro Sanua, ucciso a colpi di pistola nei pressi del mercato corsichese di via Di Vittorio il 4 febbraio 1995. Egli ricopriva la carica di presidente zonale dell'Associazione Nazionale Venditori Ambulanti (affiliata a Confesercenti) ed era membro della commissione comunale milanese sul commercio ambulante: nell'esercizio di tali funzioni aveva denunciato l'esistenza di un sistema di tangenti nella definizione delle graduatorie per il posizionamento dei venditori di fiori presso i cimiteri dell'hinterland milanese e all'interno dell'Ortomercato di Milano. Sebbene egli avesse subìto pressioni e minacce e si fosse scontrato personalmente con Salvatore Morabito (esponente di spicco della omonima 'ndrina basata a Buccinasco) non aveva desistito dal proprio impegno. Le indagini ufficiali tuttavia ipotizzarono (contro il parere del figlio, Lorenzo Sanua, che fin dall'inizio denunziò la natura mafiosa del gesto) una pista passionale, che rimase senza riscontri e portò il fascicolo a