litani l'antico oratorio che sorgeva nelle immediate vicinanze del castello, che prenderà successivamente il soprannome di “Conventinoâ€.
Con un rogito del 16 marzo 1630 il duca Francesco I d'Este concesse il feudo al marchese Francesco Montecuccoli, marito di Sigismonda Laderchi. Questa famiglia, essendo venute meno le funzioni militari del castello," decise di modificarlo sia sul piano architettonico che su quello funzionale, facendolo diventare una delle dimore signorili più sontuose ed eleganti della zona. Venne eliminato il ponte elevatoio, costruita la nuova porta d’accesso e commissionato un teatro all'interno del castello.
Tra il 1690 e il 1715 venne costruito, non molto distante dal castello, l’oratorio della Madonnina, contenente l'immagine della Beata Vergine di San Luca, alla quale la famiglia era molto devota. La chiesa venne costruita in scala rispetto alla famosa chiesa di San Luca sul colle della Guardia di Bologna. Questo edificio in seguito sarebbe divenuto anche la tomba della famiglia Montecuccoli.
Intorno alla fine del 1800, a causa delle innumerevoli spese, gli eredi della famiglia misero il castello in vendita all'asta. Il 18 agosto 1897 l'edificio venne venduto all'ingegnere svizzero Giovanni Beusch, che trasformò nuovamente il castello, rendendolo un albergo termale. Inoltre, cosa molto importante per il paese, riuscì a portare da una sorgente l’acqua potabile della sorgente dei Volti fino alla sommità del centro.
A partire dal 1865 venne costituito il Comune di Guiglia con quelle che sono le frazioni attuali.
L'albergo di Beusch venne chiuso nel 1914, alla vigilia della prima guerra mondiale. Il "Conventino" venne rimesso in vendita e nel 1919 venne acquistato dal Comune di Reggio Emilia per renderlo una colonia scolastica per bambini. Venti anni dopo, nel 1939, il podestà di Guiglia decise di acquistare il castello per una somma di 300 000 lire.
Nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, il paese di Guiglia e il suo castello assunsero un ruolo strategico di immediata importanza a causa della vicinanza con la Linea gotica. Il paese divenne tappa per i militari tedeschi, mentre la rocca fu utilizzata come ospedale militare. Guiglia rimase immune ai bombardamenti fino al 15 aprile del 1945, quando venne colpita dalle bombe alleate, che distrussero molte case e danneggiarono varie zone di rilevanza, come il lavatoio pubblico del Poggio, il Conventino e l'arco d’ingresso. Qualche giorno dopo, Guiglia venne liberata.
Dopo la guerra il Comune cedette in affitto il Conventino. Lo stabile venne destinato ad attività turistiche e ricreative, con trasformazione perciò a uso albergo, ristorante, bar, cinematografo, con sale da concerto, di lettura, di giochi, di esposizioni artistiche e mostre. In questo contesto nella rocca venne aperto anche un casinò, destinato a durare pochi mesi, in quanto il Ministero dell'Interno impose la chiusura della casa da gioco lo stesso anno.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 30 marzo 2004.
Il gonfalone è u